Festival d’Europa 2017
4-31 Maggio Firenze
Trattati di Roma e Festival d’Europa
Era il 9 maggio 1950, quando Robert Schuman, ispirato da Jean Monnet, parlò per la prima volta di una nuova forma di collaborazione fra le nazioni europee necessaria per raggiungere l’obiettivo della pace.
Questa data viene ancora oggi ricordata e celebrata come Festa dell’Europa. Il passo successivo per una unificazione più ampia dell’Europa fu la firma dei Trattati di Roma, avvenuta il 25 marzo del 1957: è questo l’atto di nascita dell’Europa sognata dai suoi fondatori, realizzata anche grazie all’abolizione dei dazi doganali, alla creazione del Fondo sociale europeo, all’istituzione della Banca europea per gli investimenti.
Oggi, a 60 anni da quei giorni, possiamo dire con certezza che si trattò di un momento fondante della costruzione europea e del processo di integrazione tra i popoli, iniziato dal quel discorso del 1950, e oggi forse da recuperare nello spirito e nell’ispirazione. Sono complesse le ragioni del distacco da quell’ideale cui stiamo assistendo: dalla crisi economica, all’arrivo massiccio di rifugiati dalle zone di guerra, all’emergere di populismi vecchi e nuovi, che hanno portato, per la prima volta dalla sua creazione, all’uscita di uno stato membro – il Regno Unito – dall’Unione. Non bisogna dimenticare che, grazie alla lungimiranza di Schuman e di Jean Monnet, l’Europa dal 1950 ha consentito a tutti i suoi cittadini di vivere un lunghissimo periodo di pace, di prosperità e di incredibile sviluppo delle libertà civili.
Il nostro Festival, dunque, celebrando il sessantesimo anniversario della firma dei Trattati di Roma del 25 marzo 1957, la Dichiarazione Schuman del 9 maggio 1950, nonché i trenta anni del Programma Erasmus, che ha permesso a oltre 4 milioni di giovani di formarsi e studiare nelle università europee, vorrebbe sintonizzarsi su quello spirito e ribadire i motivi fondanti del nostro voler essere Europa: pace, libertà, democrazia, uguaglianza, giustizia, solidarietà.
“L’Europa non potrà farsi in una sola volta. Essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto”. Come disse Schuman nel 1950. Siamo oggi a ricordare tutti i passi che l’hanno resa per noi una concreta opportunità di vita.
Maggio è il mese dell’Europa e Firenze è lieta di ospitare, da 4 al 31 (con un’appendice off) la quarta edizione del Festival d’Europa, una grande manifestazione biennale che trasformerà la città in un luogo di incontro e di riflessione sull’Europa e sul suo futuro. Perché un futuro ci sarà comunque, ma sarà quello desiderabile per noi e i nostri figli solo se sapremo ritrovare il senso dell’umano al cuore del nostro essere cittadini europei prima di tutto, e il valore sacro della nostra armoniosa convivenza.
Cristina Giachi – Vicesindaca Comune di Firenze